Sit-in per gli operai dell'Adelchi di Tricase a Roma sotto la Regione Puglia

CSLS - Comitato Sostegno Lavoratori Salentini

NON PIU' SALENTO DA SFRUTTARE!

sabato 15 maggio 2010

NO ALLA NUOVA S.S. 275.

Sono ventanni ormai che in concomitanza di qualche scadenza elettorale si rispolvera il progetto di ammodernamento della SS 275 Maglie - S.M. di Leuca.

Notizia di questi giorni è l'approvazione da parte dell'Anas del progetto definitivo dell'opera, che dovrebbe costare 288 milioni di euro. Per ora, visto che si prevede un costo finale di 600 milioni.

Sarà l’opera pubblica più costosa mai realizzata nel Salento.

L’opera è finanziata dalla Regione Puglia per 152 milioni e per la restante parte dal CIPE attraverso i fondi per le aree sottoutilizzate, che però ancora non sono stati assegnati.

In effetti nella relazione dell'Anas si specifica che qualora i fondi non dovessero essere sufficenti le gare d'appalto dovranno ritenersi nulle. Quindi è altissimo il rischio che si dia inizio ad un'opera che resterà incompiuta per decenni.

In un momento in cui l'economia mondiale cola a picco, la disoccupazione aumenta in maniera esponenziale ed i lavoratori perdono il lavoro, la politica del governo è tutta incentrata sulla realizzazione di opere tanto costose e faraoniche quanto inutili.

Questo progetto è stato redatto nel 1987 in un periodo in cui al territorio salentino venne imposto, da più parti, un modello di sviluppo industriale forzato e provvisorio. In effetti gli anni 80 hanno rappresentato per il Salento il momento di massima espansione del settore TAC, tessile abbigliamento, calzaturiero.

Oggi, però, è evidente a tutti il fallimento di questa politica. Il TAC infatti è morto, non c’è più una fabbrica attiva, i lavoratori sono stati tutti licenziati e non ha più alcun senso realizzare un'autostrada che aveva come scopo quello di collegare i piccoli centri industriali del Basso Salento ormai abbandonati.

Da più parti non si fa che parlare di sviluppo sostenibile e di tutela ambientale e poi quasi tutte le forze politiche di destra e di sinistra, sostengono un progetto che rappresenta un colpo mortale per una vasta area del Capo di Leuca, distruggendone le peculiarità paesaggistiche e storico culturali, e compromettendo ogni possibilità di sviluppo economico basato sulla valorizzazione delle risorse locali. L’esecuzione di questo progetto intaccherà fatalmente e in maniera irreversibile l’intero patrimonio rurale del Capo di Leuca, ricco di una importante architettura rupestre, di siti archeologici e della presenza diffusa di beni culturali sia pure minori, ma certamente testimonianza di un passato culturale di non marginale valore.

Ma entriamo nello specifico, il progetto che è stato approvato in questi giorni prevede l'allargamento della strada esistente nel tratto che va da Maglie a Montesano Salentino. Dopo Montesano, però, non si capisce bene per quale ragione la strada a 4 corsie verrà tutta realizzata su un nuovo tracciato. Quindi ci troveremo in tutto 6 corsie: le due esistenti e le 4 di nuova realizzazione, con uno spaventoso consumo del territorio.

Si rende necessario sottolineare che la stessa relazione tecnica dell'Anas ribadisce chiaramente il fatto che l'opera è sovradimensionata per le reali esigenze del Basso Salento.

Di fatto si abbandonerà la viabilità esistente per realizzare ex-novo un'opera faraonica che prevede fra l'altro terrapieni, trincee, gallerie, viadotti alti 15metri e maxi rotatorie del diametro di 450mt oltre, naturalmente, ad un numero enorme di svincoli.

Viene da chiedersi perché tutto questo in un territorio notoriamente pianeggiante. Appare evidente che l'imponenza dell'opera ha come scopo principale quello di far lievitare i costi per rendere poi più appetitoso il banchetto a cui politici e imprenditori potranno attingere.

Da precisare poi che l'Anas ha pensato bene di escludere dalla gara d'appalto le aziende salentine.

I sostenitori del progetto fanno leva sui problemi di sicurezza che l'attuale statale effettivamente ha, (problemi nati in seguito alle lottizzazioni abusive della zona di Surano) ma quante strade già esistenti si potrebbero mettere in sicurezza con 288 milioni di euro.

Quest'opera non inciderà significativamente sul miglioramento infrastrutturale del Capo di Leuca e servirà solo ad avvantaggiare qualche grosso studio di progettazione e qualche grossa azienda di costruzioni del Nord Italia.

La Regione Puglia, dopo aver finanziato l’opera, ha reso pubblica l'intenzione di fare ricorso contro la delibera del CIPE per il tratto che da Corsano arriva a S. Maria di Leuca. In realtà, però l'opera è devastante già a partire da Montesano Salentino. Oltretutto in quel tratto il traffico potrebbe essere deviato tranquillamente sulla circonvalazione di Tricase, che sta per essere completata in questi mesi grazie ad un progetto della Provincia. Tutto questo sarebbe possibile con un enorme risparmio economico, poichè mettere in sicurezza quella strada costerebbe molto, molto meno che non realizzarne una nuova.

Chiaramente questo ragionamento fa a pugni con le esigenze delle lobby politiche ed economiche, che non vedono l'ora di tuffarsi a capo fitto in questo progetto per poter speculare a loro piacimento. Daltronde da che mondo e mondo gli interessi di pochi privilegiati hanno sempre schiacciato i bisogni di intere comunità.

Se quest'opera verrà realizzata sarà una ferita terribile per tutto il Salento poichè distruggerà l'unica risorsa su cui questo territorio può ancora contare, cioè le potenzialità di sviluppo agro – turistico - culturali.

Vi è un ulteriore aspetto.

Il traffico veicolare della s.s. 275 è principalmente diretto a Lecce. La costruzione della nuova strada servirà a recuperare qualche minuto per raggiungere il capoluogo.

Non è accettabile che per risparmiare pochi minuti si spendano tanti soldi e si distrugga un territorio.

Inoltre, giunti a Lecce si rischia di dover lasciare l’auto fuori città in quanto spesso è decretata la chiusura al traffico a causa del superamento dei limiti di inquinamento da smog veicolare. L’inquinamento dell’aria è da anni un problema di Lecce al pari delle altre città.

Non ha senso, quindi, costruire una nuova strada per aumentare l’inquinamento.

Il problema è che in provincia di Lecce è stato sviluppato solo il trasporto privato, quello delle automobili per cui si chiedono sempre più strade, quando necessita la sua riduzione e lo sviluppo, invece, di quello pubblico.

La nostra provincia è già la più stradalizzata d’Italia (1,5 Km per 1 Kmq di territorio), che a sua volta è la prima in Europa (1,0 Km per 1 Kmq).

Non è concepibile una ulteriore arteria. Saremo considerati dei deficienti.

Ragione vuole che bisogna unicamente intervenire solo sul trasporto pubblico. I nostri emigranti conoscono l’esempio capillare ed efficiente della Svizzera.

In tutto il mondo si agisce in tal senso, specie nel trasporto su rotaia.

Nel Salento l’ultima opera ferroviaria è stata realizzata nel 1913. Da allora non solo non ne sono state costruite altre, ma le linee non hanno beneficiato di alcun ammodernamento. Addirittura, da alcuni anni, sono state ridotte le corse ed il servizio è sospeso nei giorni festivi e la domenica.

Eppure disponiamo di un territorio pianeggiante che si addice alla facile realizzazione di linee ferroviarie (non necessitano costose opere d’arte, quali viadotti e gallerie), che, visto il clima mite che godiamo, combinate all’uso delle biciclette anche trasportabili in treno (come avviene addirittura nelle metropolitane), consentono un trasporto veloce, sano ed a poco costo.

Occorre quindi mobilitarsi affinché non avvenga lo scempio e la speculazione della nuova 275. Bisogna dire no al tratto Montesano-Leuca, no al devastante impatto ambientale, no alla distruzione dei siti archeoligici e no allo spreco dei nostri soldi.

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