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CSLS - Comitato Sostegno Lavoratori Salentini

NON PIU' SALENTO DA SFRUTTARE!

sabato 15 maggio 2010

Meditate gente.... meditate!!Da qualche settimana circola in rete questo scritto di Elsa Morante.

Lo riproduciamo per chi se lo fosse perso:

"Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua
carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli
avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni
autorità di governo.
Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una
parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per
interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente
conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al
forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve
scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il
suo dovere, sceglie sempre il tornaconto. Così un uomo mediocre,
grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto
esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato
tutt'al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio
un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie
di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo
stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed
è difficile trovare un più completo esempio italiano. Ammiratore della
forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio,
presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con
numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di
disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale
da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un
proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole
rappresentare."

P.S: qualunque cosa abbiate pensato, il testo, del 1945, si riferisce a Mussolini
Da ³Il Capo del Governo² di Elsa Morante (deceduta nel 1985)
(1° maggio 1945, è in Pagine autobiografiche postume,
pubblicate in Paragone Letteratura, n. 456, febbraio 1988)

Tutte le persone che ricevono la presente comunicazione hanno l'obbligo civile e morale di trasmetterla ad almeno altre cinque persone.

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